Alimentazione – Masticazione - Mobilizzazione e Postura – Cure igieniche

ALIMENTAZIONE

L’alimentazione è molto importante per il paziente che è a rischio di decubiti o per il paziente che ha già dei decubiti.

A. E' essenziale un buon apporto di calorie provenienti dagli zuccheri, dai grassi ma soprattutto dalle proteine (latte, formaggi, pesce, carne, uova, ecc.).

I pazienti, specie anziani, si limitano per lo più a mangiare solo un primo piatto di pasta: almeno una volta al giorno bisogna assumere proteine indispensabili, fra l’altro, a compensare le perdite proteiche che si hanno attraverso il decubito, aiutano la rigenerazione dei tessuti, aumentano le risposte immunitarie, prevengono la sofferenza cerebrale e l’edema, cioè il gonfiore delle estremità ma anche dell’interstizio degli organi interni.

B. E’ importante un buon apporto di vitamine.

Vitamine sono presenti in tutti gli alimenti ma soprattutto nella frutta e nelle verdure fresche. Occorre, quindi, far assumere questi alimenti freschi; in caso di difficoltà, è possibile somministrare un complesso vitaminico B e un grammo di vitamina C al giorno che favorisce la formazione dei connettivi di sostegno, la sintesi del collageno e contrasta l’azione dei radicali liberi.C. Spesso esistono disturbi della masticazione.In questo caso bisogna preparare come sempre i cibi ma bisogna somministrarli dopo frullatura; altrimenti bisogna ricorrere agli omogeneizzati. E’ possibile attualmente somministrare anche degli integratori proteici che forniscono molte calorie in poco volume: circa 300-350 calorie in un tetrabrik di 200 centimetri cubici.

Quando esistono disturbi della deglutizione o impossibilità a deglutire è possibile applicare un sondino nasogastrico (S.N.G.) per introdurre alimenti direttamente nello stomaco e nutrire ugualmente il paziente.

Integratori proteici, sondini naso-gastrici e liquidi nutrizionali per sondino vengono distribuiti dalla USL su indicazione del medico curante.

MOBILIZZAZIONE

Forze meccaniche esterne quali pressione (essere costretti a letto o in sedia), frizione e stiramento sono considerate il maggior fattore di rischio per l’insorgenza di lesioni da decubito.

Il movimento è considerato la prima difesa dell’organismo contro i danni da compressione. E’ necessaria la rotazione periodica della postura ogni 2 ore cercando di evitare la trazione e lo sfregamento della cute.

CURE IGIENICHE

La cute dei pazienti deve essere mantenuta pulita.

1) - E’ utile fare lavaggi della cute sana ad intervalli regolari ma con attenzione ad usare saponi neutri o debolmente acidi per non alterare l’acidità della pelle.
Assolutamente da evitare agenti irritanti come acqua troppo calda, alcool, detergenti troppo aggressivi.

2)- Evitare l’eccessiva secchezza della pelle usando prodotti emollienti ed idratanti.

3)- Utilizzare in caso di incontinenza (urine, feci) prodotti barriera o films protettivi (ossido di zinco).

4)- Se per l’incontinenza si usa un pannolone questo deve essere di ottima qualità e presentare la superficie a contatto con la pelle asciutta. Occorre, comunque, cambiarlo il più spesso possibile.

5)- Evitare il massaggio specie sulle prominenze ossee. Il massaggio è stato usato per decenni per stimolare la circolazione ed evitare l’insorgenza delle lesioni da decubito. Evidenze scientifiche indicano che l’uso del massaggio può provocare traumi del tessuto profondo. Il calore provocato dalla frizione induce vasodilatazione aumentando la circolazione linfatica ed ematica locale e provocando un maggior apporto di ossigeno e sostanze nutritive. Ma questa vasodilatazione è di breve durata dopo di che si provoca danni al microcircolo. Inoltre, le soluzioni alcoliche (acqua di colonia, alcool saponoso o canforato) e i talchi usati per il massaggio provocano essiccamento della cute e ne riducono l’elasticità, aumentando il rischio di lesioni.

AUSILI

Caratteristica principale di un letto, soprattutto in questi casi, è il piano rigido che permette l’allineamento della colonna vertebrale e la distribuzione uniforme del peso del corpo del paziente sul materasso.

Sia che si tratti di un materasso ad aria, ad acqua, o supermorbido o di un sovramaterasso o di un cuscino, la superficie di supporto deve essere tale che non trattenga l’umidità, riduca l’accumulo di calore, riduca la frizione e la compressione.

Sono sconsigliate le ciambelle che potrebbero aumentare addirittura il rischio di lesione: la compressione sul piano di appoggio crea, infatti, edema e congestione nella parte centrale e questo ostacola ulteriormente la circolazione all’interno dell’area lesa.

 

Ultimo aggiornamento: 22/07/15